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Paolo Miccio Lo Monaco: compositore per necessità


La definizione sintetica dell’attività artistica di Paolo potrebbe essere: compositore per necessità. Quello che mi ha sempre colpito in lui è l’imprescindibilità del suo comporre, un po’ come per tutti noi il mangiare, bere o dormire, anzi nemmeno - di quelli si può fare per brevi momenti anche a meno - meglio ancora il respirare.

Un’attività talmente insita nel proprio essere quasi da non farci nemmeno più caso, chi pensa al proprio respiro e soprattutto chi pensa ai respiri già fatti?

Lo stesso era il comporre per Paolo, un qualcosa di naturale e continuo, frutto di un qualsiasi stimolo, una poesia, una nuova conoscenza, una dedica a un caro, e poi via, quasi il dimenticarsi del già fatto, subito a pensare a un nuovo brano - un nuovo respiro - sempre il più bello, il preferito, fisiologicamente indispensabile rispetto a tutti gli altri ormai passati.

A noi, a Ida e agli amici musicisti, il compito di cogliere l’eco di quei respiri, e continuare a farli risuonare.

Roberto Gambaro

Sono poche righe del nostro direttore, formulate, insieme a quelle di tanti amici e colleghi, in occasione del concerto in memoria tenuto il 12 aprile 2012 alla Chiesa di San Bartolomeo a Milano, che ancor oggi focalizzano, al di là dei meri dati biografici e curriculari, l’opera del compositore milanese Paolo Miccio Lo Monaco, e che già vanno a individuare lo scopo ultimo dell’attuale iniziativa della Fondazione Luigi Piseri.

Alla sua prematura scomparsa, tutto l’ingente materiale, che comprendeva manoscritti (in brutta e bella copia), trascrizioni, ecc. per volontà di Ida Garzonio e sotto la sua supervisione era stato riordinato e catalogato con paziente e metodico lavoro da Matteo Di Gennaro; ne era stato quindi compilato un elenco consultabile secondo criteri tematici, insostituibile fonte di preziose segnalazioni su appunti, diverse stesure, registrazioni, esecuzioni.

La Fondazione Luigi Piseri di Brugherio, allo scopo di favorirne la conoscenza e diffusione, ha deciso di accogliere in deposito tale materiale presso la propria sede, procedendo alla sua ordinata collocazione e alla stesura di una nuova e più agile catalogazione (riportante però anche i riferimenti della precedente), concepita ai fini di una rapida consultazione da parte di esecutori e studiosi.

“A noi, a Ida e agli amici musicisti, il compito di cogliere l’eco di quei respiri, e continuare a farli risuonare…”