Piercarlo Sacco

“Violinista dal piglio agguerrito e civiltà cameristica”
Franca Cella su AMADEUS

“Musicista dal calibro internazionale. Uno dei massimi talenti fra i violinisti della sua generazione”
Titti Festa su IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

“Magistrale la sua interpretazione della Sequenza di Berio”
Angelo Foletto su LA REPUBBLICA

Allievo di Ivan Krivenski, col quale si diploma giovanissimo presso il Conservatorio di Milano. Dal 1993 al 2001 si perfeziona con Salvatore Accardo col quale ha avuto la fortuna di collaborare in svariate compagini cameristiche.

Prix Special du Jury al concorso Y. Menuhin Ville de Paris 1992.
Fra i giurati (oltre allo stesso Menuhin) Kremer, Spivakov e Zakhar Bron. Tutt'oggi è l'unico violinista italiano premiato in questa prestigiosa competizione.

Svolge da oltre vent'anni attività di concertista che lo ha portato in tutta Europa, America ed Estremo Oriente.

Ha conseguito per due anni consecutivi il Diploma di Merito dell’Accademia Chigiana di Siena.

Dal 2001 al 2004 collabora come di Primo Violino di Spalla col Teatro Lirico di Cagliari, suonando con Direttori quali Maazel, Pretre, Koopman, Hogwood... Come solista e camerista ha inciso per Warner Fonit, EMI classics, Dynamic, Hausmusik, RaiTrade, Velut Luna, Cantaloupe Music. L'album “Café 1930”, in duo col chitarrista Andrea Dieci e pubblicato da Brilliant Classics, è stato “disco del mese” nel maggio 2014 secondo Brilliant Deutschland. Nel 2003 è stato pubblicato da De Vecchi France il suo libro “Apprendre à jouer du violon”.

Insegna presso Fondazione Piseri (Brugherio) e Jardin Musical (Lugano).
Docente di numerose Masterclasses (Cagliari 2005, Lakeland-Florida 2007, Pallanza 2009 e 2010, Doues 2011, 2012 e 2013, Etroubles 2014).

Violino solo di Flores del Alma Orquesta Minimal e dell'Ensemble Sentieri Selvaggi col quale vince la Targa Tenco 2008. Da sempre attivo nella promozione della musica contemporanea. Per lui hanno scritto Carlo Boccadoro (“Hot Shot Willie” per violino e ensemble presentato alla Biennale di Venezia 2011), Carlo Galante (“Per Sof'ja Tolstaja”) e Giorgio Colombo-Taccani (“Piazzaforte” per violino solo).

Suona un “Augsburger” della prima metà del XVIII secolo.